07/11/2020
Molecole di Marketing Felice
Se non sei felice non puoi comunicare
Che cos'è la felicità? Dove la possiamo incontrare? Quali sono le cose che ci possono aiutare? Profumi? Serie tv? Film? Libri?
L’uomo è infelice perchè non sa di essere felice, soltanto per questo. Lo scriveva un pò di tempo fa un certo Fedor Dostoevskij.
In molti attraverso romanzi e manuali hanno provato ad affrontare l’enorme mistero della felicità.
La felicità è reale solo se condivisa recitava Emil Hirsh in Into the Wild. Oggi la reltà è diventata sempre più complessa e la felicità una chimera.
Se il presente è incerto, risposte e stimoli possono arrivare dal passato.
Noi ci adiriamo perchè diamo importanza alle cose che non ne hanno, volendo scomodare Epiteto. In buona sostanza lasciamo agli altri l’effimero e concentriamoci sulle cose importanti.
La felicità in fin dei conti non è altro che una scelta di coraggio: osare, combattere, superare le proprie paure, solo così possiamo conquistare la nostro gratificazione.
E se le parole, le connessioni e i film non bastano in queste giornate che ci hanno riportato nelle nostre case, veri momenti di non trascurabile felicità possono arrivare dalle piccole cose come un profumo, un saluto o un buona ricetta realizzata con passione.
Andare incontro a noi stessi, prendere le misure con le proprie emozioni, avere coraggio e conoscersi. Tutto sommato la felicità potrebbe essere una cosa semplice.
Ancor prima di rendere felici gli altri è il lavoro su noi stessi a renderci capaci di influenzare positivamente chi ci circonda e chi vorremmo ci circondasse.
Marketing e felicità stimola le giuste molecole.
E nel marketing? Come possiamo generare felicità?
Un esempio pratico è dato dalla gamification, l’interazione, sistemi di fidelizzazione in grado di stimolare la dopamina: un neurotrasmettitore capace di farci provare piacere all’ottenimento di un obiettivo.
Pensateci un attimo: in una buona community, dando la possibilità di rispondere ai nostri clienti, generiamo seratonina. Sentirsi utili fa bene.
Il nostro piccolo suggerimento per stimolare fiumi di ossitocina è quello di creare rapporti, non connessioni effimere. In questo modo sia voi che i vostri clienti vivrete felici e contenti finchè qualcuno o qualcosa vi separi.
L’uomo è infelice perchè non sa di essere felice, soltanto per questo. Lo scriveva un pò di tempo fa un certo Fedor Dostoevskij.
In molti attraverso romanzi e manuali hanno provato ad affrontare l’enorme mistero della felicità.
La felicità è reale solo se condivisa recitava Emil Hirsh in Into the Wild. Oggi la reltà è diventata sempre più complessa e la felicità una chimera.
Se il presente è incerto, risposte e stimoli possono arrivare dal passato.
Noi ci adiriamo perchè diamo importanza alle cose che non ne hanno, volendo scomodare Epiteto. In buona sostanza lasciamo agli altri l’effimero e concentriamoci sulle cose importanti.
La felicità in fin dei conti non è altro che una scelta di coraggio: osare, combattere, superare le proprie paure, solo così possiamo conquistare la nostro gratificazione.
E se le parole, le connessioni e i film non bastano in queste giornate che ci hanno riportato nelle nostre case, veri momenti di non trascurabile felicità possono arrivare dalle piccole cose come un profumo, un saluto o un buona ricetta realizzata con passione.
Andare incontro a noi stessi, prendere le misure con le proprie emozioni, avere coraggio e conoscersi. Tutto sommato la felicità potrebbe essere una cosa semplice.
Ancor prima di rendere felici gli altri è il lavoro su noi stessi a renderci capaci di influenzare positivamente chi ci circonda e chi vorremmo ci circondasse.
Marketing e felicità stimola le giuste molecole.
E nel marketing? Come possiamo generare felicità?
Un esempio pratico è dato dalla gamification, l’interazione, sistemi di fidelizzazione in grado di stimolare la dopamina: un neurotrasmettitore capace di farci provare piacere all’ottenimento di un obiettivo.
Pensateci un attimo: in una buona community, dando la possibilità di rispondere ai nostri clienti, generiamo seratonina. Sentirsi utili fa bene.
Il nostro piccolo suggerimento per stimolare fiumi di ossitocina è quello di creare rapporti, non connessioni effimere. In questo modo sia voi che i vostri clienti vivrete felici e contenti finchè qualcuno o qualcosa vi separi.